Maestro-Liutaio-Federico-Gabrielli

Dopo gli studi superiori, ha conseguito i diplomi di Operatore Liutario e di Conservatore dei Beni Liutari presso la Civica Scuola di Liuteria di Milano sotto la guida dei Maestri Tiziano Rizzi, Lorenzo Lippi e Gabriele Negri.

Dal 1983, Federico Gabrielli lavora a Milano dedicandosi alla costruzione e al restauro di strumenti musicali a pizzico ed in particolare di mandolini.

Il Maestro liutaio costruisce sia strumenti musicali moderni, sia copie di strumenti musicali antichi basandosi su studi organologici e rilievi di strumenti originali tra cui mandolini e chitarre del periodo barocco e dell’Ottocento.

Esegue ricostruzioni di strumenti particolari su commissione.

Federico Gabrielli opera seguendo il metodo filologico ed effettua restauri per committenti pubblici e privati.
Nel 1991

il Museo Teatrale alla Scala di Milano ha incaricato il Maestro Liutaio Federico Gabrielli per il restauro conservativo degli strumenti musicali a pizzico della propria collezione.

Nel 1994

Il M° liutaio Federico Gabrielli ha restaurato gli strumenti musicali a pizzico delle collezioni del Museo Correr di Venezia e del Conservatorio F. A. Bonporti di Trento, sede distaccata di Riva del Garda.

Nel 1998

Per conto dell’Museo dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, ha restaurato un mandolone napoletano di “Donatus Filano, Napoli 1779”: tale strumento musicale è un unicum, in quanto risulta essere l’unico mandolone di tale tipologia, attualmente conservato, costruito da questo liutaio.

Nello stesso anno ha svolto attività di docenza presso la “Scuola di Artigianato Artistico” di Pieve di Cento, tenendo il corso Operatore Liutario Conservatore.

Nel 2005,

per un committente privato, in collaborazione con Bob Van de Kerckhove, ha restaurato una chitarra di “Gennaro Fabricatore, Napoli 1811”, attualmente di proprietà del M° Marco Battaglia. Questo strumento musicale appartenne al patriota Giuseppe Mazzini, il quale fu anche un valente chitarrista.

Nel 2009,

centenario del Futurismo, il Maestro liutaio Federico Gabrielli ha restaurato, per un committente privato, una chitarra “Gennaro Fabricatore, Napoli 1801” appartenuta a Francesco Balilla Pratella, fondatore del Futurismo musicale.

Nello stesso anno ha insegnato Restauro Conservativo presso la Civica Scuola di Liuteria di Milano e presso la Scuola di Artigianato Artistico di Pieve di Cento, all’interno del corso di Operatore Liutario Conservatore. federico-Gabrielli-civica-liuteria-Milano

Nel 2014,

il Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco di Milano lo ha incaricato del restauro conservativo di una chitarra con etichetta “Antonio Monzino, Milano 1850

Nel 2015,

il Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco di Milano lo incarica della costruzione di una copia scientifica della chitarra con etichetta “Antonio Monzino, Milano 1850”.
Tale incarico gli è stato affidato intendendolo come fase ulteriore del restauro conservativo da lui eseguito l’anno precedente. Infatti, lo strumento originale non è riconducibile a un eventuale riuso a seguito del suo stato di conservazione che non è tale da poter sopportare nuovamente la tensione delle corde (se non effettuando operazioni non conservative!). Inoltre, trattandosi di uno strumento appartenente a una collezione pubblica, in accordo con la Soprintendenza competente, è stato deciso, in quanto bene storico, che può essere solamente conservato nel tempo, preservandone il suo stato attuale di conservazione.
Ora la copia scientifica è esposta a fianco dell’originale.

Nello stesso anno è presente nell’ambito di EXPO, partecipando alla manifestazione “Arti e Mestieri: le mani sapienti”, organizzata dalla Fondazione Antonio Carlo Monzino, presso la Sala Panoramica del Castello Sforzesco di Milano, in qualità liutaio restauratore.

Nel 2016,

è docente del corso di Decorazione degli strumenti musicali nel periodo barocco, presso la Scuola di Restauro Cr. Forma di Cremona.

Nel 2017,

incaricato dalla Domus Mazziniana di Pisa, in collaborazione col Maestro Alessio Bertucci, restaura una chitarra di costruttore anonimo, appartenuta al patriota Giuseppe Mazzini e già di proprietà di sua madre Maria Giacinta Drago.

Tra il 1997 e il 2016 è stato insegnante di Restauro Conservativo, Costruzione della chitarra classica, Costruzione del liuto e docente di Laboratorio di costruzione di strumenti a pizzico, primo anno di specializzazione presso la Civica Scuola di Liuteria di Milano.

I suoi strumenti musicali a plettro e a pizzico, oltre che in Europa, sono richiesti in America, Cina e Giappone.

Noti professionisti, quali Duilio Galfetti e Wolfgang Paul, de “Il Giardino Armonico”; Dorina Frati e Marco Capucci, del ”Ensemble Baschenis”; Luca Pianca; Victor Moser, de “La Volta” diretto da Jürgen Hübscher e Mauro Squillante, hanno adoperato miei strumenti per realizzare incisioni discografiche.

Sovente sono invitato, in qualità di esperto di strumenti a plettro, in varie manifestazioni riguardanti il mandolino (Castello Sforzesco, Palazzo Reale e Palazzo ai Giureconsulti a Milano, Festival Internazionale di Mandolino a Varazze, Villa Reale a Monza, Casa Piccinni a Bari, e Festival Internazionale della Robotica a Pisa e altre ancora).

Nel 1997,

ho conosciuto Fabrizio De André, il quale mi ha commissionato una copia di mandolino genovese del periodo barocco per suonarlo nel tour iniziato il medesimo anno.

Altri artisti hanno suonato e adoperano miei strumenti, tra i quali: Angelo Branduardi, Architorti, Avion Travel, Mauro Pagani, Teresa De Sio, Roberto Vecchioni e Ian Anderson dei Jetro Tull.